Il remarketing è una strategia pubblicitaria basata sulle azioni compiute in precedenza dagli utenti. Grazie al remarketing dinamico, è possibile mostrare gli stessi prodotti o servizi che le persone hanno visualizzato durante la navigazione e riprendere il processo di acquisto dal momento in cui è stato interrotto.

La tecnologia si basa sul tracciamento degli utenti tramite cookie, pixel o stringhe di codice sul vostro sito web: pur non avendo alcun impatto sulla navigazione, permettono di monitorare il comportamento delle persone per mostrare loro degli annunci rilevanti e convincerle a tornare su un determinato negozio.

Remarketing e Retargeting: qual è la differenza?

Anche se remarketing e retargeting vengono utilizzati come sinonimi, la differenza tra remarketing e retargeting è che il primo raccoglie indirizzi e-mail e invia comunicazioni promozionali, mentre il secondo sfrutta il display advertising per mostrare inserzioni alle persone che hanno interagito con il vostro brand (es. aggiunto articoli al carrello) mentre navigano su siti esterni.

Remarketing: come funziona

Una delle più grandi sfide che il remarketing deve affrontare è piuttosto semplice: le persone non sempre aprono, leggono o interagiscono con le e-mail che ricevono. Uno dei modi migliori per superare questo problema è quello di creare dei copy accattivanti, usando dei subject che incuriosiscono il lettore, combinandoli a contenuti interessanti e pertinenti, che lo spingono ad agire. Molte aziende ad esempio offrono uno sconto sui carrelli abbandonati entro un certo periodo di tempo, generando quindi un senso di urgenza. Oppure offrono la consegna gratuita per incoraggiare il completamento della vendita. Delle call-to-action chiare e subito riconoscibili già leggendo l’oggetto della mail.

Un altro grande problema sono le e-mail che finiscono nella casella di spam. Quando i tuoi utenti si registrano alla tua newsletter, chiedi di inserirti nella Rubrica/Preferiti, evitando così che le tue email finiscano automaticamente nella sezione Promozioni o, peggio, Spam. Inoltre assicurati che, quando scrivi il contenuto, stai usando parole  che non vengono intercettate dai filtri antispam, evitando quindi parole ed espressioni come “compra subito”, “guadagna” o  “gratis”.

Per rendere la campagna di remarketing più efficace è necessario utilizzare la segmentazione. L’invio dell’email giusta al giusto iscritto, aumenterà sicuramente il click-through rate.

Come fare email marketing?

Secondo alcune statistiche di email marketing, il ROI su ogni dollaro investito in email marketing è di circa 36 dollari.

La strategia più efficace è quella per il recupero dei carrelli abbandonati, che ha un tasso di conversione medio del 33,89%. La tecnica consiste nell’invio di un’email di remarketing agli utenti che hanno aggiunto articoli al carrello senza concludere l’acquisto per convincerli all’azione. A livello globale, circa il 70% di tutti i carrelli vengono abbandonati senza completare il check-out.

Quando si tratta di fare email remarketing, il tempo è un fattore prezioso: una ricerca di SaleCycle dimostra che prima vengono inviate le email per il recupero dei carrelli, più queste saranno efficaci. Entro un’ora il tasso di conversione medio è del 6,33%, che scende all’1,74% dopo 24 ore.

Per massimizzare l’efficacia delle vostre strategie di recupero carrelli, è importante fare leva sul principio di scarsità e urgenza, offrendo sconti esclusivi o a tempo limitato per convincere gli utenti a concludere il check-out prima che sia troppo tardi. Inoltre, non dimenticare di proporre articoli superiori o complementari tramite l’upselling e il cross-selling per incentivare i clienti ad aggiungere altri prodotti al carrello e aumentare il valore medio dell’ordine.

Consigli e strategie per fare remarketing

Qualunque sia il canale scelto per la vostra campagna di retargeting, ecco alcuni consigli e strategie da applicare per renderla più efficace:

1 – Non trascurare il target

Puntare sul segmento di pubblico sbagliato potrebbe vanificare tutti i tuoi sforzi di riconquista dei clienti.

Assicurati che la vostra strategia di prospecting – ovvero di studio dei potenziali clienti – ti permetta di segmentare il pubblico in base all’effettiva propensione all’azione dimostrata. Se gli utenti stanno semplicemente navigando sulle pagine del vostro negozio ma non hanno aggiunto alcun articolo al carrello, una campagna di remarketing potrebbe non essere molto efficace.

2 – Ottimizza la landing page

Quando cliccano un annuncio, le persone si aspettano di visualizzare la pagina dell’offerta con tutte le informazioni rilevanti. Ecco perché ottimizzare la landing page è davvero molto importante per incentivare le persone a concludere l’azione. Includere informazioni poco rilevanti o passaggi superflui potrebbe allontanare gli utenti dall’obiettivo, rendendo poco efficaci le vostre campagne di retargeting.

3 – Limita la durata nel tempo

Per limitare la sensazione di essere “seguite” nelle persone, definite la durata nel tempo delle tue campagne di remarketing: ad esempio, trascorsi 7 giorni, è improbabile che le persone decidano di concludere un check-out abbandonato. Motivo per cui è preferibile gettare la spugna per concentrare i propri sforzi di marketing verso gli utenti che hanno interagito più di recente.

Il remarketing è una strategia fondamentale per i negozi online. A prescindere dal canale utilizzato, consente di riconquistare i clienti, riducendo la spesa pubblicitaria e aumentando la fidelizzazione.

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