Brand positioning: perché il tuo brand viene percepito in modo diverso da come lo immagini

Tu ti vedi luxury, ma ti leggono low cost.” Succede molto più spesso di quanto pensi: lavori con attenzione al tuo brand positioning, scegli parole giuste, palette sofisticate, tone of voice coerente. Studi ogni dettaglio per comunicarne il valore in modo distintivo e rilevante.

Ma poi, arriva il cliente e quello che percepisce… è tutt’altro.

Brand positioning vs percezione: due mondi da allineare

Partiamo da una distinzione fondamentale.

  • Posizionamento di brand è ciò che vuoi comunicare: i valori del tuo brand, la promessa che fai al mercato, il modo in cui vuoi essere riconosciuto.

  • Percezione è ciò che il pubblico capisce, sente, associa quando entra in contatto con te.

E non sono due universi separati. La percezione nasce proprio dal modo in cui posizioni il tuo brand. Se il messaggio è confuso, se l’esperienza non è coerente, se i dettagli stonano… il cliente si costruisce una realtà diversa dalla tua intenzione iniziale.

Un esempio concreto

Immagina un brand di cosmetica naturale che si posiziona come esclusivo, artigianale, sofisticato. La filosofia è chiara: ingredienti di qualità, produzione limitata, immagine curata.

Ma poi:

  • il tone of voice è freddo, tecnico, impersonale

  • il sito è lento e poco curato

  • le immagini non trasmettono la qualità promessa

👉 Risultato? Il pubblico lo percepisce come un prodotto da grande distribuzione, nonostante l’investimento iniziale e la qualità reale siano tutt’altro.

Quando il tuo posizionamento non parla la lingua del tuo pubblico:

  • Il valore percepito si abbassa

  • Il prezzo appare eccessivo

  • Il messaggio non colpisce

  • Il passaparola diventa dannoso

Il potere (sottovalutato) della percezione

Per comprendere quanto conti la percezione, basta un piccolo aneddoto.

Negli anni ’50, in un grattacielo di New York, i clienti si lamentano degli ascensori:
“Troppo lenti!”

Gli ingegneri sono pronti a cambiare tutto, con interventi costosi. Ma arriva uno psicologo e dice semplicemente:
“Mettete uno specchio.”

💥 Boom. Le lamentele spariscono!

Le persone si guardano, si sistemano i capelli, si distraggono.
Il tempo sembra passare più velocemente.

Non era l’ascensore a essere lento.
Era la percezione del tempo a essere sbagliata.

Ecco perché il contesto, le emozioni, i dettagli… contano.

Brand positioning e customer experience: un legame indissolubile

Un brand forte non è solo coerente con sé stesso.
È anche chiaro e riconoscibile per il cliente giusto.

E questo succede solo se ogni punto di contatto — dal sito web all’email, dal packaging al customer care — trasmette lo stesso messaggio, con coerenza, ritmo e personalità.

🎯 Il posizionamento vive nella mente (e nel cuore) del cliente.
Se il messaggio non è chiaro, se l’esperienza è confusa, se le aspettative non vengono rispettate… tutto crolla.

Come capire se c’è un disallineamento?

Fermati e chiediti:

  1. Le persone capiscono davvero cosa offro e perché è diverso?

  2. Le emozioni che suscito sono in linea con ciò che voglio comunicare?

  3. Ogni dettaglio — testi, immagini, tempi di risposta — è coerente con il mio posizionamento?

E ancora:

  • Qual è lo “specchio” che potrebbe alleggerire l’esperienza del mio cliente?

  • Quali elementi della mia comunicazione sono fonte di ambiguità?

  • Come posso trasformare un problema percepito in un’opportunità relazionale?

La soluzione non è sempre tecnica

Non serve rivoluzionare tutto.
Spesso una semplice soluzione psicologica è più efficace di un investimento strutturale.

E questo vale anche nel marketing. Secondo il Manuale di Oslo, si tratta di innovazione di marketing:

“Una nuova modalità di presentazione o relazione col cliente che crea valore, senza modificare il prodotto.”

Insomma: meno ingegneria, più empatia.

Posizionamento: una definizione utile

In termini semplici, possiamo definire il posizionamento come:

Il modo in cui vuoi essere percepito dal tuo target, rispetto ai concorrenti, in un mercato specifico.

Ma attenzione: il posizionamento non si impone, si costruisce nel tempo. E si verifica ascoltando costantemente come vieni percepito.

Cosa puoi fare oggi?

Ecco alcune azioni concrete per lavorare sul posizionamento del tuo brand:

  • Ascolta davvero chi ti sceglie (e chi non ti sceglie)

  • Analizza ogni punto di contatto: logo, sito, email, packaging, post social

  • Verifica la coerenza tra il messaggio che vuoi trasmettere e quello che arriva

  • Adatta il tone of voice alle emozioni e alle aspettative del tuo pubblico

  • Crea esperienze fluide, intuitive e coinvolgenti

 

Il posizionamento non è un esercizio teorico né una questione solo estetica.
È un processo dinamico, che richiede ascolto, empatia e coerenza.

🎯 Un brand efficace non è solo bello da vedere.
È chiaro da comprendere, facile da ricordare e piacevole da vivere.

💬 Ti va di raccontarci qual è lo “specchio” del tuo brand? Hai mai sentito di non essere percepito come desideravi?

Contattaci, ci piace il confronto! 📩

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